Mentre Salvini imbonisce il Paese con migranti e vaccini e Di Maio fa altrettanto con vitalizi e pensioni d’oro, così accontentando il proprio elettorato, la vera linea del governo giallo verde emerge in tutta la sua nettezza all’Ecofin.
Il Ministro dell’Economia Tria, innanzi ai suoi omologhi europei, ha ribadito con fermezza la linea dell’austerità per il nostro Paese. Anzi a dirla tutta ha annunciato un netto inasprimento, rispetto alle pur recessive politiche, dei governi precedenti.
Si profila una riduzione del deficit con avanzi primari confermati e via via più importanti nel corso degli anni fino ad arrivare al 3,7% già nel 2020.
Fare avanzo primario, ricordiamolo ai meno attenti, significa tassare più di quanto lo Stato spende, con la conseguenza, visto che la moneta non cresce nei campi, di ridurre ulteriormente quella circolante nell’economia reale. Un avanzo del 3,7% del pil significa precisamente drenare dall’economia reale circa 60 miliardi di euro. Un dato spaventoso che certifica le terrificanti posizioni di questo governo, che, al netto dei vari euroscettici inseriti in posizioni pressoché ininfluenti, sembra più simile che mai al governo Monti di cui peraltro ha un membro in squadra, Moavero.
Se tale linea di condotta, peraltro inserita anche nel def, sarà confermata, conteremo migliaia di suicidi economici nei prossimi anni, suicidi che stavolta peseranno sulle coscienze di chi ha difeso, senza alcuna capacità critica, il governo in carica.
Dicevate che si doveva giudicare il governo sui fatti, vero. Per me certo erano già fatti le evidenti inversioni ad “U” sul tema euro compiute da Lega e M5S, era già un fatto l’impresentabile contratto di governo, è un fatto Salvini in TV che dice che l’euro è indispensabile, ma oggi siamo difronte addirittura a provvedimenti ufficiali nei quali si certifica, appunto, l’inasprimento dell’austerità. È solo strategia? Sognarlo è un lusso che io non posso permettermi e che dunque lascio ai più sciocchi. Certo però che credere oggi nella strategia non è credere nei fatti, ma compiere un mero atto di fede.
Tra una settimana vedremo anche cosa farà l’Italia sulla proposta franco-tedesca di riforma della governance economica europea. Riforma, nemmeno serve dirlo, ulteriormente peggiorativa con il completamento della follia dell’unione bancaria e il potenziamento e la trasformazione del meccanismo europeo di stabilità, che dovrebbe diventare un vero e proprio fondo monetario nostrano, che in cambio di soldi prestati imporrà ovunque manovre di lacrime e sangue commissariando le nazioni.
Ma di questo parlerò più compiutamente la prossima settimana.
Avv. Marco Mori, CasaPound Italia – autore de “Il tramonto della democrazia, analisi giuridica della genesi di una dittatura europea” disponibile on line su ibs
Mi chiedo cosa si aspetti a stringere alleanze con gli euroscettici, uscire dall’Euro e recuperare le sovranità cedute, facendo blocco comune ed isolando Francia e Germania e il resto del carrozzone.
In tal modo, dunque, potrebbero solo fondersi tra di loro, cosa impossibile, senza vomitare sugli altri la propria isteria, il proprio narcisismo, la propria volontà di potenza! Anzi, di onnipotenza!
Sono contento che PD e compagni di merenda stiano evaporando senza sosta e senza rimpianto alcuno, ma questo governo non è né carne e né pesce, manca di nerbo vero, di carattere, di reale coscienza che quest’Europa è una camicia di forza che hanno cucito sù misura contro gli Stati membri da menti raffinatissime quanto diaboliche ed oscure.
Credo che i guasti del recente passato non siano più riparabili e che si stia profilando all’orizzonte la resa morbida ed ultima all’èlite… con un minimo margine di manovra che oppii il popolo, in qualche modo.
Mi aspettavo un netto disancoramento dall’Europa… restarci prolunga la nostra agonia, fino a quando non inizierà la totale e definitiva espoliazione di quel che resta del nostro patrimonio comune.
Come mai non si è spesa una parola di condanna e denuncia sù tutte le leggi incostituzionali di Renzi e quasi tutte quelle di Gentiloni, del pareggio di bilancio del governo/golpe Monti…
Quali accordi segreti ci siano con la Francia nell’agenda del Quirinale che ci vedrebbe una sua succursale?
Perché non si è spesa una parola sulla nazionalizzazione di corpi strategici per lo Stato, regalati ai privati… pur essendo patrimonio collettivo?
Non una parola ma strisciate all’indietro, data la congiuntura politica loro favorevole!
In piena catarsi, dunque, l’interesse nazionale autentico viene confuso, distratto e barattato con urgenze altre e meno rilevanti, incaprettando, de facto, il paese al suo destino ultimo… in continuità coi predecessori… cambia l’officiante ma il rito si ripete sotto altre formule ma nel rispetto dei soliti dogmi.
Nell’apprezzarLa per la passione e il patriottismo manifesti, ritengo che sia venuto il momento di allargare l’orizzonte e impostare un lavoro di convergenza e sintesi con altre forze d’area, alternative ai blandi sovranisti sociali di M5S ed ai blandi sovranisti identitari di Lega, avendo in Casapaund anche molto, molto di più.
Ora che il PD è in discesa, sarebbe il momento di lavorare al programma (che già ci sarebbe) ed al partito della nazione, coinvolgendo mente e cuore di chi ha voglia di spendersi per il paese.
Questa nuova formula di governo potrebbe funzionare a breve o a lungo, bisogna essere preparati e calare l’asso al momento propizio, proponendosi come polo d’attrazione, interposto tra i due maggiori schieramenti politici di governo attuali.
Bisognerebbe lavorare al progetto con tante risorse, potenzialmente, disponibili e competenti come Lei.
Passibile di valutazione sarebbe la costituzione di “circoli virtuali” e fisici, laddove possibile, per incrementare visibilità e popolarità. Ne avrebbe parlato il filosofo Diego Fusaro, per parte sua, sponsorizzabili sotto la voce Interesse Nazionale.
Le difficoltà sarebbero oggettive, ma il desiderio di partecipazione ed impegno sarebbe forte, per parte mia, avendo effetto per l’Interesse Nazionale!
Cordialità
Michele Cichello
Quelli che dicono sia una strategia sono solo degli illusi perchè se per pura ipotesi il governo italiano avrebbe un piano B per uscire dall’euro e allora quelli della BCE avranno pure loro un Piano B altrettanto valido ma in senso inverso ossia fare tutto il necessario e il possibile per far si che l’Italia rimanga nell’euro. E poi l’ha detto Bagnai recentemente che uscire dall’euro non se ne parla perchè all’interno del governo le posizioni sono molto diverse, certo poi non si capisce che ci sta a fare in senato se già ha capito che di uscire dall’euro per questo governo è Mission Impossible!!