Pochi minuti fa la Commissione Affari Esteri del Senato ha dato il suo ok al CETA, il criminale trattato di libero scambio tra UE e Canada che costituisce un’ulteriore cessione della nostra sovranità nazionale a scapito delle nostre imprese, che subiranno danni economici ingenti dall’accordo. Il CETA, come ha di recente spiegato elegantemente l’Avv. Giuseppe Palma sulle colonne de “La Verità” è un accordo di libero scambio che consentirà alle multinazionali delle rispettive aree (e non dimentichiamoci che molte industrie americane hanno sede in Canada) di esportare e vendere prodotti senza intralci di sorta e ciò né nelle legislazioni nazionali, né nei diritti fondamentali sanciti dalle Costituzioni degli Stati. Inoltre il CETA istituisce una sorta di giustizia privata nei casi di controversie tra Stato ed investitori, con buona pace della nostra giurisdizione. La ratifica di questo trattato non è dunque una scelta politica, ma costituirà l’ennesimo delitto contro la personalità giuridica dello Stato sanzionato ex artt. 241 e soprattutto 243 c.p. Menomare la sovranità è l’indipendenza del nostro Paese è infatti un atto ostile contro la sua personalità giuridica.
Il voto favorevole a questa ignominia criminale è arrivato dal PD, dai Centristi e da Forza Italia. Già… quella Forza Italia con cui la Lega Nord e Fratelli d’Italia, in nome della conquista delle ambitissime poltrone locali, hanno di recente concluso l’ennesima alleanza imbarazzante, mettendo così in soffitta la difesa della nostra sovranità dall’aggressione di Bruxelles. Salvini ha già criticato il voto di Forza Italia in Senato, ma la sua critica suona come un vero insulto all’intelligenza di milioni di italiani, visto che non vi erano mai stati dubbi sull’appoggio che il suo alleato avrebbe dato al CETA, ergo coerenza avrebbe imposto (anche coerenza con le sue dichiarazioni di qualche mese fa in cui si diceva mai più con Berlusconi) di evitare “inciuci” alle amministrative. Vedremo se ora Lega e Fratelli d’Italia avranno il coraggio di chiudere definitivamente con Berlusconi mettendo a repentaglio le stesse amministrazioni locali appena conquistate. Io scommetto una cena con chiunque che non lo faranno…
Non posso infatti che nutrire forti dubbi su Salvini e Meloni che, come di consueto, si limiteranno alle sole chiacchiere. Alla fine ciò che conta per la vecchia politica, quella che ha svenduto il Paese a Bruxelles, è e resta unicamente la posizione personale dei singoli componenti. Qui c’è gente che si venderebbe la madre per un posto nel prossimo governo, non importa se poi sarà il governo che metterà fine alla Repubblica Italiana, questa è l’amara verità.
Vedremo quanti insulti arriveranno anche per queste legittime critiche a chi si allea con partiti che commettono azioni criminali come questa, ma la coerenza rimane l’unica linea praticabile in questi tempi di miope follia. Laddove finisce la coerenza inizia il collaborazionismo… e questo vale anche per i ben noti professoroni che dovranno, nei prossimi mesi, dimostrare di saper fare qualcosa in più che saper parlare…
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Avv. Marco Mori – Riscossa Italia, autore de “Il tramonto della democrazia, analisi giuridica della genesi di una dittatura europea” disponibile su ibs.
Vergogna