Il senatore a vita Mario Monti ieri sera, 2 settembre 2015, è stato ancora ospite televisivo su La 7 durante il programma “In onda”. Parlando con il giornalista Marco Travaglio ha tirato fuori dal cilindro l’ennesima perla del suo repertorio arrivando al vilipendio della nostra Patria ed all’insulto verso ogni italiano che, a differenza sua, non sia un servo prono al volere della finanza internazionale.
La frase pronunciata è sconcertante ed il fatto che sia stata rivolta come domanda al giornalista Marco Travaglio non modifica la sua natura. Monti, prima della domanda, fa proprio il pensiero racchiuso nella stessa chiedendo semplicemente a Travaglio se lo condividesse o meno:
“Volevo chiedere a Travaglio, il fatto che abbia dato l’impressione anche lei di pensare che,in aggiunta a certi limiti dei governanti o di certi governanti, c’è però, lei dice, un paese poco serio un paese cialtrone, allora dobbiamo, io ho riflettuto molto su questo tema, credo come tutti noi, dobbiamo davvero convincerci che c’è qualcosa di intrinsecamente inferiore nell’Italia e quindi, o rassegnarci o vedere la soluzione in un ultra secolare processo di educazione delle future leve degli italiani, cioè può dirci una parola sul bilanciamento tra accusa ad un Paese ed accusa a singoli governanti“.
In sostanza Monti insulta l’Italia definendola un Paese intrinsecamente inferiore agli altri ed afferma che il suo pensiero, di cui chiede a Travaglio l’eventuale condivisione, sia che l’inferiorità riguardi propriamente il popolo italiano e non solo i suoi governanti, insomma gli inferiori siamo tutti noi!
Secondo Monti, visto che non la pensiamo come lui, non siamo disposti a cedere rapidamente democrazia e sovranità nazionale, non siamo disposti a credere che la nostra società debba essere qualcosa di diverso dalla parodia dell’incubo di un contabile, tutti noi siamo degli idioti.
A mio avviso il rilievo penale di tale frase è evidente. L’art. 291 c.p. punisce chiunque vilipende pubblicamente la nazione italiana e questo è proprio ciò che ha fatto Mario Monti. Inoltre, essendo la frase pronunciata palesemente rivolta a diffamare ogni italiano, giudicato come un soggetto da rieducare addirittura in secoli, essa rappresenta reato anche sotto tale profilo. Non credo infatti che siano pochi gli italiani che, ascoltando una simile affermazione, si siano sentiti profondamente offesi.
Dunque chi si è sentito offeso, a mio avviso, può denunciare direttamente Monti anche per diffamazione. Per tale seconda azione il termine per la proposizione della querela è di 90 giorni dalla data del 2 settembre, ovvero quella in cui l’offesa è stata pronunciata.
A questo punto voglio aiutarvi ad agire, mettendo a disposizione un breve atto di denuncia-querela già pronto in cui aggiungere solo il vostro nome consentendovi di eleggere domicilio anche direttamente nel mio studio per le relative comunicazioni, e ciò a titolo gratuito. Voi, se lo condividete, dovrete solo depositarlo dopo averlo firmato. Queste azioni si fanno perché si ama la Patria e perché una frase come quella detta da Monti ha intrinsecamente offeso tutti noi.
Cliccate qui per scaricare la denuncia: Denuncia-querela Mario Monti