La disoccupazione zero è prima di tutto un diritto costituzionale. Una Repubblica fondata sul lavoro non può accettare, in nome della stabilità dei prezzi tanto cara alla speculazione finanziaria, veri e propri tassi di disoccupazione strutturale.
La Commissione Europea invece oggi impone una disoccupazione strutturale ed il nostro Governo ubbidisce. Precisamente il tasso di disoccupazione strutturale che Bruxelles chiede all’Italia affinché non vi siano spinte inflattive è pari al 12%. Questa valutazione si basa sull’indice NAIRU (Non accelerating inflation rate of employment).
Bruxelles lavora per i grandi capitali, non per il bene del 99% del Paese. A tale follia ha risposto anche la Rete MMT che ha lanciato nell’anno in corso la cd. “Carta di Madrid” ,un documento dall’altissimo profilo tecnico con cui tra l’altro si invitano ancora una volta i parlamentari ad agire contro i mantra mainstream, abbandonando la follia dell’austerità.
Dalla crisi non si uscirà mai tagliando la spesa pubblica ma solo attraverso politiche espansive, tutto sta nel decidere se farlo oggi o solo quando della nostra civiltà rimarranno solo fumanti macerie. Ma in ogni caso la ripresa avverrà solo nel momento in cui l’austerità verrà bandita per sempre e considerata alla stregua di un atto criminale.
D’altronde, parafrasando Keynes, solo un obnubilato può pensare che utilizzare tutti i disoccupati ci renderebbe più poveri. In realtà il punto è che chi ci governa non ci vuole ricchi, altrimenti non saremmo disposti a prendere ordini e lasciarci comandare e controllare, le scelte economiche oggi più che mai sono strumenti di dominazione politica. Insomma dobbiamo essere poveri perché essere ricchi non conviene… ad essi…
Trascrivo dunque dal sito ufficiale MMT invitando tutti Voi a sottoscrivere la Carta come da link che troverete nel testo:
Ha senso, ancora oggi, scrivere ai parlamentari dopo che per anni hanno sostenuto le politiche di austerità prescritte da Bruxelles? Per noi sì. La battaglia contro l’austerità richiede una tenacia pari a quella che ha animato i killer sociali nel raggiungimento dei loro obiettivi.
Ha senso parlare di una guerra in corso proprio ora che i giornali parlano di “ripresa” e “segnali positivi”? Oggi è importante come ieri perché dobbiamo parlare della realtà e non della narrazione che vogliono far passare.
Vogliamo dire ai parlamentari che non ci abitueremo alla scarsità solo perché per anni ci è stato detto che il futuro deve essere “finanziariamente sostenibile”. Non festeggeremo quando i giornali titoleranno che la disoccupazione è scesa al 10% solo perché ci viene detto che la piena occupazione non è raggiungibile.
Per questo abbiamo inviato una email, che riportiamo sotto, ai Deputati della Camera, e nei prossimi giorni la invieremo anche ai Senatori.
Se la Carta di Madrid rappresenta il tuo orizzonte di democrazia, copia e invia l’email a chi ritieni che debba sapere che non ti abituerai a uno Stato sotto scacco delle politiche di austerità: sindacati, associazioni, al tuo Sindaco, alla segreteria del tuo partito, ecc.
Sottoscrivi la Carta di Madrid, se ancora non lo hai fatto:http://www.retemmt.it/cartadimadrid/
Testo della email inviata ai Deputati
Sempre di più in Europa chi chiede vera democrazia: piena occupazione e fine dell’austerità
Egregio parlamentare
Il disastro delle politiche di austerità è sotto i nostri occhi: la disoccupazione costantemente alta, il peggioramento della qualità del lavoro, i consumi fermi, la crescente divaricazione tra Nord e Sud. L’ideologia del rigore dei conti pubblici ha fatto tante vittime quanto una guerra. Una guerra ancora in corso.
Nonostante l’inquietante assenza del dibattito macroeconomico nei media principali nazionali, è cresciuta in questi anni tra i cittadini la conoscenza degli approcci economici che spiegano l’infondatezza dei principi alla base delle politiche del rigore. Quanto più si riduce la spesa pubblica tanto più si riduce il reddito dei cittadini, quindi i consumi e a sua volta l’occupazione.
La nostra Costituzione, prima dell’inserimento del pareggio di bilancio, ripudiava le politiche che riducono l’accesso al lavoro, alla pensione, al risparmio, alla sanità pubblica, all’istruzione. Noi chiediamo che l’impegno dei politici italiani sia focalizzato sul ripristino della vera democrazia.
La conoscenza ha generato la consapevolezza che si è trasformata in proposta con la Carta di Madrid. http://www.retemmt.it/cartadimadrid/
Esposta a Madrid lo scorso 25 gennaio, gli attivisti di Rete MMT Italia e della spagnola Red MMT España si stanno adoperando per farla conoscere al più ampio numero di persone nei propri paesi. http://www.retemmt.it/cartadimadrid/
Le chiediamo di leggerla e di farci sapere la sua opinione. Insieme a noi, migliaia di persone si stanno adoperando per sviluppare una cultura economica basata sulla piena occupazione; con loro ci sono gli economisti della Modern Money Theory che Bloomberg ha individuato tra i pochi ad aver previsto la crisi. http://www.retemmt.it/solo-alcuni-economisti-avevano-previsto-la-crisi-tra-questi-gli-economisti-mmt-e-bloomberg-che-lo-dice/
Siamo a disposizione per chiarimenti o informazioni.
La ringraziamo dell’attenzione
Gli attivisti di Rete MMT Italia
Un doveroso grazie da parte mia agli attivisti MMT il cui documento in cui elaborano i cd. “piani di lavoro garantiti” rappresenta davvero l’essenza del modello socio-economico che la nostra Costituzione imporrebbe per essere pienamente applicata
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Avv. Marco Mori, autore de “il tramonto della democrazia, analisi giuridica della genesi di una dittatura europea” disponibile on line su ibs.
Bravo Marco, parole sante.
sottoscrivo il pensiero al 100%
Posso concedere il beneficio del dubbio a chiunque. Ma definire la “Carta di Madrid” un “documento dall’altissimo profilo tecnico” quando si tratta di un libello di 35 pagine significa solo che non si è mai visto uno studio serio e scientifico. In 35 pagine una publicazxione seria ha appena steso i preliminari per un discorso documentato…
Condivido la poetica economica proposta dalla Mmt
1. Commissione europea approva DEF in base al calcolo NAIRU il che è incostituzionale perchè CERTIFICA CHE LA NOSTRA REPUBBLICA ITALIA (DENTRO UE) NON E’ FONDATA SUL LAVORO (ITALIA FUORI UE) MA SUL CONTENIMENTO DELL’INFLAZIONE.
Questo è un dato di partenza fondamentale.
Il contenimento della disoccupazione è per il 99% degli Italiani.
Il contenimento dell’inflazione è per il 1% degli Italiani e pre creditori (ITalia paese ad alto debito).
La fissazione dei tassi di cambio (EURO) insieme a contenimento inflazione è per 1% dei creditori stranieri.
2. Commissione europea approva DEF Italia in base al calcolo NAIRU il cui calcolo è ALTAMENTE SOGGETTIVO (NAIRU CE > NAIRU OCSE).
3. dati disoccupazione sono PESANTEMENTE TRUCCATI, in quanto la DISOCCUPAZIONE REALE ITALIA è al 28.6% (2016).
Questo dato è stato da me calcolato su dati ufficiali ISTAT riconteggiando occupati a tempo pieno (ore lavorate) ed aggiungendo alla popolazione attiva non occupata anche gli scoraggiati.
Sovrastima ISTAT occupati che in realtà NON sono tutti a tempo pieno. Definizione ISTAT occupati: coloro che nella settimana di riferimento hanno svolto almeno un’ora di lavoro in una qualsiasi attività che preveda un corrispettivo monetario o in natura o lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente.
Sottostima ISTAT disoccupati in quano non conteggi gli scoraggiati.
Si tratta di persone non occupate che non stanno cercando un lavoro ma vorrebbero/sono disponibili a lavorare ed hanno cercato lavoro negli ultimi 12 mesi.
4. La conseguenza logica di tutto questo è che il sistema EURO, contenendo inflazione, fissando tassi di cambio, richiedendo austerity oltre quanto richiesto da scienza economica (punti 1, 2, 3), etc. è CONTRO INTERESSI DELL’99% DEGLI ITALIANI.
Sono d’accordo in linea di principio. Al punto in cui il Paese è giunto occorre ben altro; occorre che i cittadini pretendino una nuova politica basata sugli investimenti e sull’economia e lo facciano nella cabina delle elezioni. Lasciamo al Presidente della Repubblica gli auspici in alternativa ci sono le barricate.
non credo a cosa dicono e media