La Catalogna vuole l’indipendenza. Bene direte voi, una Regione stanca e provata dalla crisi economica, stufa di subire la dittatura dei mercati, vuole la sua indipendenza, vuole la piena sovranità per fare ciò che il governo spagnolo non ha il coraggio di fare. Il popolo chiede di autodeterminarsi, chiede il pieno potere d’imperio!
Ma non è così. Le spinte indipendentiste moderne sono completamente schizzofreniche, deliranti. Non si cerca la propria autodeterminazione, non si cerca di fare in modo che il proprio popolo eserciti incondizionatamente il potere d’imperio sul proprio territorio. I Catalani vogliono l’indipendenza dalla Spagna, ma vogliono rimanere nell’UE.
Questa idea fa trasalire chiunque abbia capito qualcosa sulla genesi della crisi economica, visto che i problemi della Regione non derivano dalla Spagna ma dalle norme di Bruxelles, dall’ideologia liberista, dai vincoli di bilancio e dalla mancanza di sovranità monetaria che, come noto, in UE appartiene al SEBC (sistema europeo delle banche centrale), questo si organo indipendente.
La Spagna non è invece un Paese indipendente, avendo ceduto sovranità a Bruxelles. Ebbene questi indipendentisti “somari” vogliono staccarsi dalla Spagna e rimanere nella stessa posizione che avevano in precedenza, rimanere proni a Bruxelles. In definitiva non sono affatto indipendentisti, ma chiedono solo la formalizzazione, l’ufficializzazione per così dire, del nome del loro nuovo padrone. Anzi a dirla tutta la Spagna in questi anni non ha rispettato i vincoli di bilancio europei e dunque le condizioni della Catalogna potrebbero addirittura peggiorare, anzi se vorranno essere più virtuosi di Madrid peggioreranno certamente.
L’UE intanto gongola, Junker non si pone apertamente contro la Spagna, non avrebbe potuto, ma mette le mani avanti, dando disponibilità a riconoscere lo Stato catalano e farlo entrare a pieno titolo nel paradiso della grande pax europea. La posizione è ovvia, Bruxelles vuole smantellare gli Stati nazionali, ultimo potenziale baluardo per la difesa dei diritti dei lavoratori e di quelli sociali travolti dal grande capitale, dunque nulla è meglio di Stati che si smembrano per raggiungere il disegno degli USE (Gli Stati Uniti d’Europa).
La Spagna arresta gli indipendentisti? Sbagliano, è un’ingiustizia. Andrebbero semplicemente ricoverati, sono pazzi, hanno bisogno di aiuto.
Non resisto anche a fare un pensierino ai nostri “somari” nostrani alcuni dei quali sono in questi giorni tutti eccitati per i referendum per la maggiore autonomia (da Roma!) del Veneto e della Lombardia. Anche gli indipendentisti/autonomisti locali hanno il solito comune denominatore: liberismo ed UE! Non a caso i referendum sono svolti da amministrazioni regionali in mano alla Lega Nord, altro partito liberista il cui leader crede ancora (ma ci crede davvero?) che siano i privati a creare ricchezza e che lo Stato la sperperi solamente. Verità effettiva solo quando i privati esercitano la professione di falsari, gli unici in grado di espandere la base monetaria. Che poi, diciamocela tutta, non capire che anche la spesa pubblica brutta, ovvero quella che “spreca” i soldi, non comporta l’invio della moneta esistente in una dimensione parallela da cui mai farà ritorno, suona sempre più inverosimile. Già la moneta spesa, anche quella spesa ad minchiam (scusate oggi sono poetico, sarà lo scrivere il pezzo alla fine di una giornata passata a ricevere cittadini sempre più in difficoltà), poi circola nell’economia arrivando anche nelle nostre tasche. Già caro lettore, i cinquanta euro nel Tuo portafoglio sono passati di mano in mano, anche attraverso sprechi e reati, eppure tu domani potrai comunque farci la spesa. Verità universale: la moneta circola.
Ma posso concludere senza parlare della Sardegna, della splendida Sardegna. I cari amici che ho lì, ed in particolare Igor Cassano ed Antonello Loriga, hanno portato alla mia attenzione addirittura che i movimenti indipendentisti hanno predisposto una bozza di Costituzione che prevede il pareggio in bilancio. Indipendentisti a parole che poi codificano norme che cancellano ogni reale autonomia, fenomeni veri! Questi sono proprio dei campioni. E gli scozzesi? Mel William Gibson Wallace si rivolterebbe nella tomba…
Un’ultima spaventosa riflessione poi è obbligatoria, quindi niente più battute dovute all’ora tarda. La rigidità di alcune Costituzioni, come la nostra ad esempio, rendono assai arduo arrivare giuridicamente agli USE. Ma le Costituzioni nuove quando si fanno? Usualmente quando uno Stato muore, ed uno Stato muore solo per una guerra “ordinaria” o intestina che sia. Nulla è più utile alla causa dei mercati sovranazionali che un vento di guerra in Europa, le spinte indipendentiste sono anche questo.
Ricoverateli, prima che sia tardi…
Avv. Marco Mori, autore de “Il tramonto della democrazia, analisi giuridica della genesi di una dittatura europea”, disponibile on line su ibs
Parole sacrosante, stimatissimo avvocato Mori.
Un merito a Puigmont pero’ va dato:
Ha messo a nudo la natura dittatoriale dell’UE
Lo hanno arrestato e perseguitato tutti: governo spagnolo e poi Bruxelles. Perche? Per aver chiesto a tutti gli abitanti della Catalunya (moltissimi non sono catalani, ma piuttosto magrebini, sudamericani ecc. ) di esprimere il loro parere. Quindi: PER IL GOVERNO SP E PER GLI USE ESPRIMERE IL PROPRIO PARERE CON UN REFERENDUM E’ REATO. Ma non siamo la culla della democrazia?
Altra cosa: come tutti i politici, Puigdemont ha bisogno di visibilita’ . Prima non se lo finava nessuno, fuori dalla Catalunya, ora bene o male, almeno in Europa, tutti (o quasi) sanno chi e’ . Fare l’eroe serve anche a questo. Sarebbe interessante sapere che fine ha fatto
Complimenti per l’articolo. In poche righe entra deciso nel cuore della questione. In effetti il referendum catalano altro non e’ che un ulteriore atto a favore dell’instaurazione di una governance globale. L’indebolimento degli Stati si attua anche tramite queste azioni. Credo che gran parte del popolo catalano non sia a conoscenza di chi sta dietro a tali eventi, stesso dicasi per il referemdum regionale in Italia. George Soros se la stara’ ancora ridendo di gusto e con lui tutti i sinarchi fabiani che volteggiano famelici sopra le nostre teste.
Saluti.
Cavoli, questi dettagli riguardo alla secessione catalana mi mancavano.
Preferirebbero essere gli autori stessi del loro suicidio economico quindi…dato che suicidio compiuto o tentato è indice di psicosi…
Una domanda…
Ma il popolo Catalano, che ha avuto da Bruxelles, parere negativo visto che ha appoggiato Madrid, cosa penseranno?
Anche di questo bisogna riflettere….
Analisi logica che mi ero fatto pure io:Bravo mori,continua a lottare,in mezzo ad individui che fanno pensare a geni impazziti nella catena del loro dna! Ragionamenti intelligenti da persona normale sono la nostra unica speranza!