Giu 03

Il governo risponde a Bruxelles e confessa: abbiamo fatto più austerità dei predecessori.

Le politiche del governo “sovranista” proseguono efficacemente nella cooptazione dell’elettorato medio, che in assenza di argomenti contrari sui media e di vero dibattito plurale, continua a faticare a comprendere la verità. Il cambiamento non c’è stato, ma al contrario l’esecutivo ha proseguito in perfetta continuità con i predecessori a servire la dittatura dell’Unione Europea.

La risposta data dal Governo, a firma del Ministro Giovanni Tria, alla lettera inviata da Bruxelles circa lo stato preoccupante dei conti pubblici italiani ha un che di surreale, poiché è l’essenza della sottomissione dell’Italia al vincolo esterno. La lettera non è interpretabile in modo diverso, neppure dal più accanito dei tifosi giallo-verdi, a patto ovviamente che almeno la si sia letta.

Voglio qui commentare analiticamente i passaggi più significativi di questa missiva, ricordandovi che potete leggere l’integrale direttamente dal sito del MEF (cliccate qui). Metto il link direttamente dal sito del Ministero giusto per tacere chi crede che la lettera sia un “fake”. Ancora una volta la propaganda maistream è stata spettacolare nel plagiare l’elettorato facendo sapientemente uscire una bozza della risposta del Governo, pessima quanto la definitiva, ma che ha consentito di scatenare una polemica che ha fatto passare in sordina il contenuto della vera missiva inoltrata a Bruxelles. Una missiva da colonia.

Partiamo da pag. 1 e dall’incredibile confessione ivi contenuta, che vi prego di diffondere, specialmente ai tifosi. Il Governo scrive: fin dal suo insediamento non vi è stata da parte del nuovo esecutivo alcuna decisione di allentamento della politica di bilancio per il 2018. Avete capito? Fin dall’insediamento non si è in alcun modo ammorbidita la linea dell’austerità. Ed ancora il saldo primario è salito all’1,6 per cento del PIL, dall’1,4 per cento dell’anno precedente. Il saldo primario da il dato di quanto lo Stato ogni anno toglie dalle tasche dei cittadini, ovvero significa che lo Stato, con questo esecutivo di “sovranari”, ha aumentato la differenza tra spesa e tassazione togliendoci ancora più soldi dei predecessori. Hanno tassato più di quanto hanno speso, lo hanno fatto peggiorando il saldo primario del governo Gentiloni. Tutte le promesse elettorali di abbandonare l’austerità e tutte le dichiarazioni sulla manovra espansiva erano dunque solo fumo negli occhi per i tifosi, la verità è purtroppo un’altra. Tutti gli ex no euro, un tempo al mio fianco, e oggi arruolati nelle fila della Lega e facilmente eletti vi stanno solo frodando.

Passiamo a pag. 2. Le parole sono ancora una volta tristemente eloquenti ed opposte alle dichiarazioni pubbliche dei vari Di Maio o Salvini: in linea di principio concordiamo circa la necessità di conseguire un avanzo primario di bilancio più elevato per riportare il rapporto debito/PIL su un percorso discendente. Il governo concorda, serve più austerità! Pensando alle conseguenze sociali di queste politiche mi viene quasi da piangere… e pensare che qualcuno mi chiede di abbassare i toni… Voglio essere chiaro e netto, l’austerità è un atto criminale ed un governo che persegue politiche criminali è a sua volta, per definizione, un governo criminale. A cosa serve l’austerità? Ve lo ricordo ancora una volta. Serve a distruggere il senso di appartenenza nazionale della popolazione, fiaccarne la resistenza per fare in modo che i popoli accettino di cedere ancor più sovranità inchinandosi sempre più ai mercati. Riguardatevi questo video di Mario Monti, è utile.

Pag. 3-4.  L’esecutivo rassicura l’UE, proprio come una perfetta colonia: Il Parlamento italiano ha formalmente approvato le proiezioni di bilancio del Programma di Stabilità e desidero ribadire che il bilancio 2020 sarà conforme al PSC. In linea con la legislazione in vigore. Il Programma prevede un aumento delle imposte indirette pari a quasi l’1,3 del PIL, che entrerebbe in vigore a gennaio 2020″. Insomma tasse, tasse e ancora tasse.

Posto che il Parlamento ha richiesto di non aumentare l’IVA ecco come il governo intende “recuperare” dalle nostre tasche l’1,3% del PIL: il governo sta elaborando un programma complessivo di revisione della spesa corrente comprimibile e delle entrate, anche non tributarie. Ovvero meno spesa pubblica, malgrado la macchina dello Stato stia andando a rotoli in ogni settore per assenza di soldi e personale e più entrate, con tasse alternative all’IVA e privatizzazioni massicce di beni pubblici.

Un totale tradimento degli italiani che hanno votato Lega e M5S perché tutto questo potesse avere fine… ma anche i somari, se lanciati ad ogni ora sulle tv nazionali, sono in grado di frodare l’elettorato, questa l’amara verità in questa dittatura finanziaria.

E se qualcuno pensava che mi sarei arreso, ancora una volta è smentito. Io sarei capace di andare avanti anche da solo e anche se tutto il resto del Paese fosse a favore del governo. La verità non teme nulla e non ha bisogno di nulla.

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Avv. Marco Mori autore de “La morte della Repubblica” edito Altaforte e de “Il tramonto della democrazia”, edito Agorà & Co.