Apr 16

Con me Sindaco a Genova tutti i disoccupati involontari saranno assunti.

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Forse davvero non avete capito di cosa sono capace e cosa ho in mente di fare a Genova. Il patto di stabilità interno è una regola criminale imposta da Bruxelles e diretta ad impoverire le città per saccheggiarle.

La BCE nel 2011 chiedeva espressamente al punto a) della sua lettera all’Italia, la privatizzazione di ogni utility locale. La crisi utilizzata come strumento per distruggerci attraverso scelte politiche, che in condizioni normali non avremmo mai fatto.

La Corte Costituzionale ha sancito, con la sentenza n. 275/16, che è il bilancio a doversi adeguare alla necessità di applicare i diritti fondamentali.

Il diritto al lavoro in una Repubblica fondata sul lavoro, è il più importante di tutti.

Il problema di Genova è proprio la mancanza di lavoro, come ovunque si siano attuate politiche di distruzione della domanda interna.

Ebbene sforare il patto di stabilità significa anche assumere i disoccupati involontari presenti in città per fare tutte quelle cose di cui c’è disperato bisogno. E le cose da fare a Genova, come sappiamo in città, non mancano.

Genova ha bisogno di sicurezza, opere pubbliche, interventi di ogni genere e tipo. Abbiamo la forza lavoro per farlo, ma per logiche finanziarie criminali ci dicono che non ci sono i soldi. Anzi fanno esattamente in modo che la moneta creata (ovviamente dal nulla) sia sempre meno di quella necessaria al corretto funzionamento dell’economia.

Ma non avere i soldi è solo una scelta politica. Keynes ci ricordava che saremmo sicuramente più ricchi se ogni uomo e ogni macchina fosse impiegata. Impiegata aggiungo io per concorrere al progresso materiale e spirituale della società. Viviamo nella parodia dell’incubo del contabile per servire una ristretta elite del capitale internazionale.

La prima volta che supereremo la logica dell’inutile contabile inizieremo a cambiare il mondo! E questo è sempre Keynes a dirlo…

Il tempo del dominio della finanza internazionale è finito, da Genova comincierà la rivoluzione!

Dove prenderemo i soldi? I soldi sono uno strumento, sono illimitati dal punto di vista astratto. Lo Stato oggi non li crea nemmeno per erogare diritti fondamentali.

Finiti gli euro, e se il governo rifiuterà di riscattare la sovranità monetaria nazionale, agiremo giuridicamente contro di esso e contemporaneamente, in ossequio al diritto di difendere la Patria di cui all’art. 52 Cost., stamperemo moneta complementare, che avrà corso legale in Genova. Imporremo questa moneta per le transazioni che hanno ad oggetto scambi che avvengo ad economia “chiusa”. Ovvero per lo scambio di beni o servizi che non dipendono da alcuna transazione che si concluda con soggetti fuori dalla città.

Per le obbligazioni miste la introdurremo in misura percentuale in funzione dello studio che commissioneremo appena preso il timone della città. Affinché la moneta complementare sia sostenibile ed un vero beneficio per Genova il lavoro da fare sarà tanto. Questo è ciò che la mia giunta darà per risolvere il problema reale che abbiamo!

Tratteremo con altre realtà per garantire l’espansione di tale moneta fuori città.

In ogni caso la moneta complementare sarà immessa nelle quantità necessarie a raggiungere la piena occupazione. Questa decisa azione pubblica farà ripartire i consumi ricollocando rapidamente nel privato quei disoccupati che non avremo la possibilità di assumere per ulteriori lavori pubblici.

Potrebbe finire male, non prometto nulla perché tenteranno di commissariarmi per fermarmi. Ma combatterò con voi subendone in prima persona le eventuali conseguenze. Con media e poteri economici contro è tutto molto difficile. Per vincere serve la totale coesione della città sotto la nostra guida.

Si combatterà per questo sogno! Si combatterà per ripristinare la Costituzione!

Ma Genova è grande. Una città ribelle, che si muove Costituzione alla mano, cambierà tutto.

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Avv. Marco Mori – Riscossa Italia