Non posso che unirmi al coro di auguri per il novantesimo compleanno di re Giorgio. I miei sono auguri davvero speciali.
Auguro infatti a Napolitano di vedersi attribuire dalla storia esattamente quanto ha realmente fatto nella sua carriera politica. Ovvero che gli sia attribuita a pieno titolo la paternità dello smantellamento dell’Italia come nazione sovrana ed indipendente, che gli sia attribuito il tradimento della Costituzione e dei valori fondanti della democrazia repubblicana.
Gli auguro che i morti dovuti alla crisi economica ed al perseverare delle politiche “ordoliberiste” in Europa e nel mondo siano giustamente considerate anche una sua precisa responsabilità. D’altronde è lui che ha commissariato il nostro Paese nominando tre Governi consecutivi graditi alla Troika.
Napolitano è un reduce di “mani pulite”. Reduce forse non casuale se pensiamo che, mentre Craxi ci narrava di come l’Europa sarebbe diventata per noi “nella migliore delle ipotesi un limbo e nella peggiore un vero inferno”, Napolitano si schierava per essa senza se e senza ma.
Craxi durante il proprio processo rammentò pubblicamente la sua piena convinzione circa il coinvolgimento di re Giorgio nel finanziamento illecito ai partiti (fatto che anche Di Pietro ha riconosciuto nel 2012),
Napolitano era anche quello che nel 1978 affermava “l’euro che vuole la Germania ci porterà alla rovina”. Ma evidentemente le opinioni, per qualche ragione, a volte cambiano completamente.
Ma di cosa ci stupiamo infondo? Napolitano è anche colui che nel 1956 disse che l’URSS in Ungheria portava solo la pace… Ecco chi abbiamo onorato come nostro presidente (il minuscolo è voluto) della Repubblica ed ecco a chi oggi facciamo gli auguri.
Meriterebbe un encomio speciale di tipo molto particolare: un processo con rito immediato. Sarebbe doveroso per le reiterate richieste di cessione della nostra sovranità nazionale, atto ostile contro la personalità giuridica del Paese e penalmente sanzionato ai sensi e per gli effetti degli artt. 241 e ss. C.P. Tale processo tuttavia non arriverà mai per sopraggiunti limiti di età ma resto convinto che la storia, caro presidente Napolitano, la saprà ricordare per quello che si merita.
Tanti Auguri a lei! E tanti auguri a noi di non doverla più incontrare…
P.S. e non ho parlato della Terra dei fuochi e degli strani rapporti con Kissinger… Ma vedremo cosa dirà la storia…