Davvero grande è l’importanza dell’ultimo intervento del Presidente del Consiglio italiano Conte a Strasburgo. I media hanno focalizzato l’attenzione sul falso dualismo tra lui e Verhofstadt che lo ha definito un “burattino nelle mani di Salvini e Di Maio”, creando così una chiaro pretesto per distrarci dal contenuto del discorso che ha avuto purtroppo una portata profondamente eversiva ed anti italiana, fatto che conferma quanto abbiamo già sentito dire più volte da altri membri del Governo, da ultimo l’ormai ex Ministro Paolo Savona.
Durante una recente trasmissione televisiva Savona era infatti stato chiarissimo. La soluzione ai problemi europei passa per l’unione politica, ovvero per la creazione degli Stati Uniti d’Europa. Tanto è stata palese questa uscita da suscitare addirittura l’obiezione di uno dei giornalisti in sala che ha domandato “ma come? Non eravate il governo sovranista? E ora volete gli Stati Uniti d’Europa?”. Ascoltate e giudicate voi:
Ma torniamo a Conte. Mentre il dibattito appunto si infuoca sull’ostilità di Verhofstadt contro l’Italia in realtà è specialmente Conte ad aver pronunciato un discorso profondamente anti nazionale e giuridicamente indiscutibilmente eversivo. “In un mondo globalizzato”, ha tuonato il Presidente del Consiglio, “nel quale l’economia sembra aver preso il sopravvento sulla politica e sul diritto (…) dobbiamo interrogarci sulla funzione di cui è investita l’Unione Europea sul ruolo che sta per svolgere tenuto conto che gli Stati nazionali e quindi i medesimi Stati membri da soli non sono in grado di rispondere alle complesse sfide globali”. Come abbiamo più volte sentito da tutti coloro che negli anni hanno propagandato la necessità di cedere sovranità nazionale (dal Presidente Mattarella ai principali esponenti del Partito Democratico), anche Conte usa la retorica dell’impossibilità di un singolo Stato di agire sovranamente in un mondo globalizzato, oltre che quella, che qui non vi trascrivo, della pace che l’Unione avrebbe portato.
Fatta la premessa arriva la risposta di Conte alla domanda più importante, ovvero “quale futuro per l’Europa?”. Qui il Presidente del Consiglio chiaramente afferma, dopo aver espressamente riconosciuto le cessioni di sovranità già compiute in favore dell’UE, che si deve andare avanti: “Ma cosa significa superare l’austerity, non significa certo disconoscere il valore della stabilità finanziaria, significa più complessivamente impegnarsi a perseguire anche il valore della stabilità sociale e dello sviluppo sostenibile (…) la mia risposta è ancora una volta la stessa, l’Europa deve essere vicina ai suoi popoli, l’Unione Europea deve perseguire il suo progetto dal popolo e per il popolo a partire da un Parlamento Europeo con ruoli e poteri rafforzati a partire dal potere di iniziativa legislativa (…)”.
Dare più potere al Parlamento europeo può sembrare una svolta democratica in UE, ma resta inteso che tale maggior potere arriva e deriva solo dalla sottrazione dello stesso dall’orbita della sovranità nazionale. La conclusione poi è ovvia è consequenziale ed è la diretta invocazione della creazione degli Stati Uniti d’Europa, per Conte infatti “la sfida non meno prioritaria del completamento dell’Unione economica e monetaria soprattutto in una fase in cui le tensioni commerciali globali mettono a rischio la congiuntura economica europea“. Vi è tutto chiaro? Ma ascoltate quanto ho appena scritto dalle vive parole di Conte:
Vi dico ormai molto tempo, l’ho scritto anche con largo anticipo nel mio ultimo libro, che l’ultima funzione dell’austerità sarebbe stata quella di sparire in cambio delle ultime, definitive cessioni della nostra sovranità nazionale. D’altronde essa era per definizione un mezzo per raggiungere un fine, come confessò lo stesso Mario Monti le crisi e le gravi crisi sono lo strumento per vincere il senso di appartenenza nazionale dei popoli europei e fargli accettare ulteriori cessioni di sovranità. Tutto secondo copione. La retorica buonista non deve ingannare, neppure se Conte fosse in buona fede e credesse davvero in ciò che dice, poiché cedere sovranità resta sic et simpliciter un atto eversivo a prescindere dalle motivazioni per cui si attua tale scelta. La forma Repubblicana è definitiva (art. 139 Cost.) e la sovranità sul territorio italiano avrebbe dovuto appartenere esclusivamente al popolo che qui vive.
Oggi siamo in difficoltà davanti al potere economico globale non perché non abbiamo ceduto tutta la sovranità, come desidera fare Conte e il suo imbarazzante governo, ma perché abbiamo già ceduto sovranità decisive per il controllo dei mercati e dell’economia, ovvero quelle sovranità economiche e monetarie senza le quali siamo e saremo eternamente ricattabili su ogni scelta. Si confonde il problema con la sua soluzione. E si va esattamente laddove il grande potere economico voleva mandarci. Ricordate che anche cambiata l’Europa la Banca Centrale resterà indipendente e sarà solo lei a decidere sovranamente quali leggi potremmo approvare e quali no.
Purtroppo la fine è vicina e il popolo è stato completamente circuito da questa falsa opposizione che dopo aver preso consenso dicendo di volersi opporre all’UE, ci sta traghettando dritti verso l’incubo degli Stati Uniti d’Europa. Il tutto con la complicità imbarazzante dei principali ex intellettuali no euro, che alla fine hanno preferito notorietà, soldi e fama alla coerenza e agli ideali.
Avv. Marco Mori – CasaPound Italia – autore de “La morte della Repubblica”, edito Altaforte Edizioni. Seguitemi anche iscrivendovi al mio canale you tube.
Se non si torna a lavorare i tuoi soldi sono solo carta straccia, ammesso pure che li puoi stampare, cosa sicuramente non possibile per le info le nazioni dell’euro.
Egregio avv. Mori, mi chiamo Antonio d’Apolito e per caso mi sono imbattuto nella lettera d Lei inviata al pres. Mattarella il 15.06.2016 e la risposta della d.ssa Monorchio. Desidero semplicemente informarLa che anch’io il 22.09.2019 ho inviato una missiva al Presidente per lamentarmi del fatto che, per i circa 300,00€ che ho dovuto versare all’Enel per 2kwh annui di consumo, mi sono visto costretto a staccarmi – nel 2019 – dall’elettricità. Ebbene la d.ssa Monorchio mi ha risposto usando le stesse parole e punteggiatura usate nella lettera a Lei indirizzata. Deduco pertanto che trattasi di risposta cliché e poi tutto … cade nel dimenticatoio. Grato per quanto Lei fa, La prego accettare molti cordiali saluti. Antonio
Sono pienamente concorde alle Vs. tesi per quanto alla ceduta sovranità Italiana ai Ns. Politici i cosiddetti salvatori del popolo italiano ma Che in verità si sono arricchiti in modo esponenziale ricevendo compensi immensi accreditati in conti correnti di loro compiacenti banche ( vedi JP MORGAN CHASE ED ALTRE)
nascondendosi e trincerati dai loro compiacenti Protettori fregandosene delle ns. Leggi di evasioni fiscali.
Mi associo appieno e pronto ad essere inserito quale pieno sostenitore di eventuali Vs. Petizioni atti a perseguire questi Ns. Delinquenti istituzionali ricevendo ricompense da Benefattori Esterni che non potranno mai essere perseguiti perché coperti in qualità entità estere.
Sempre a Vs. Completa disposizione, porgo i miei Distinti saluti
Pasquale Raucci
[…] Purtroppo oggi 21 Capi di Stato, tra cui la Germania (ma come lei non doveva dire di no agli USE secondo i più ingenui ex sovranisti?) ed ovviamente il nostro governo erroneamente ritenuto sovranista, hanno ribadito in un documento ufficiale che l’Unione: “È la migliore idea che abbiamo mai avuto”. Ed ancora “è necessario che tutti noi ci impegniamo attivamente per la grande idea di un’Europa pacifica e integrata (omissis) tutti noi siamo d’accordo che l’integrazione e l’unità europea sono essenziali e che vogliamo che l’Europa continui come Unione (omissis). Dunque abbiamo bisogno di un’Unione europea forte, un’Unione dotata di istituzioni comuni (omissis). Siamo tutti europei, ormai da tempo per molti in Europa, soprattutto tra le nuove generazioni, la cittadinanza europea è divenuta una seconda natura”. Per noi era presente Sergio Mattarella, ma attenzione Conte si è espresso in modo speculare a Strasburgo: leggete cliccando qui. […]
Avvocato grazie e comprendono sepre di più. Come vede l’economia umanistica di Malvezzi si concilia col suo pensiero?
L’ideale mi piace, ma mi piace meno la sua ambiguità sul futuro dell’Ue, ordinamento giuridico che va spazzato via.
Avvocato per favore spieghi la natura dell art 11 della costituzione su face book inerente la supposts possibilota di cedere sovranita….la gente non lo ha compreso come non ha compreso la.visione europea dei padri fondatori e la differenza tra questa europa…..le.chiedo di.spiegare effettivamente poi quali sono I poteri teorici e reali del parlamento europeo
Questo è un discorso scritto e pensato da una mente politica scafata, esperta, una vecchia volpe, che tra le pieghe dei toni da pseudostatista, canalizza il discorso verso una ulteriore, volontaria, cessione di sovranità dell’Italia. Non è certo farina del sacco di chi lo legge quel discorso. Gli hanno messo in mano i fogli e lui, a fatica, li legge… A poco è servito però leggerseli la notte prima per familiarizzare con il testo. Chi ha occhi e orecchi per vedere e mezzo grammo di sale in testa, capisce che non è farina del suo sacco. Da aggiungere la farneticante sparata che l’oro dell’Italia deve essere nella disponibilità dell’UE e non del popolo italiano. Quest’uomo è solo un ventriloquo dei banchieri. Altro che sovranista. Aveva detto che sarebbe stato l’avvocato del popolo italiano…già quella frase doveva far preoccupare.
incredibile!
Vigliacco ed eversivo discorso che tradisce le speranze degli italiani che avrebbero voluto riappropriarsi della sovranità già ceduta anziché continuare a cederne altra ancora.