La Presidenza della Repubblica di Mattarella è iniziata in maniera assai sobria. Poche parole, pochi proclami, ed un tono dimesso che faceva sperare che il nuovo inquilino del Quirinale non avrebbe affrontato il suo ruolo con il protagonismo del suo predecessore. D’altronde fare peggio di Napolitano, un uomo che ha tradito Costituzione e Patria, sarebbe stata un’impresa impossibile praticamente per chiunque.
Per la verità dopo il discorso inaugurale, dove si era posto l’accento su temi di rilievo costituzionale come la difesa del lavoro e l’importanza di tutelarlo e si erano tirate le orecchie al Governo per l’abuso della decretazione d’urgenza (mentre la Boldrini annuendo servilmente faceva ridire l’Italia per la sua ipocrisia!), avevo addirittura aperto credito a questo nuovo Presidente che sembrava essere pienamente rispettoso del suo ruolo istituzionale di arbitro super partes.
Con il Collega Giuseppe Palma abbiamo deciso di scrivere un’accorata missiva in cui si è evidenziato come questa Europa rappresenti il completo tradimento dei valori Costituzionali e che, in effetti, costituisca semplicemente un’oscena dittatura finanziaria (Clicca qui per leggere la lettera). Palma aveva anche omaggiato Mattarella con il suo libro: “Il male assoluto – L’incompatibilità tra Costituzione e Trattati UE, aspetti di criticità dell’Euro”.
La risposta del Presidente è stata pronta e francamente molto positiva per chi come noi critica duramente (e motivatamente) questa Europa. Tramite il suo staff infatti è stato espresso “vivo apprezzamento per il tema trattato da Palma nel libro”. Ergo vivo apprezzamento per un libro in cui si afferma che la Costituzione ed i Trattati UE non sono compatibili. Un fatto indubbiamente eccezionale.
Ci sarebbe stato da festeggiare perché, da una simile risposta, parrebbe che Mattarella condivida l’assunto che i Trattati UE non sono compatibili con la nostra Costituzione. Invece la speranza è durata poco, neppure il tempo di fare un articolo dedicato alla risposta del Presidente. Infatti il silenzio è stato rotto e Mattarella ha rilasciato una dichiarazione pubblica a dir poco agghiacciante e che ovviamente non è possibile ignorare. Probabilmente chi ha firmato la lettera di approvazione al lavoro di Giuseppe Palma passerà dei guai…
Per chi non lo sapesse il Pres. Mattarella ha testualmente affermato che affrontare la crisi con il rigore era necessario e soprattutto che le riforme sono indispensabili per conferire maggiore efficacia alle istituzioni ed all’economia italiana. Mattarella dunque ha preso posizione e la sua posizione, chiara e limpida, è contro il Paese e contro la democrazia. Mattarella ha dunque sposato le riforme volute dalla maggioranza del PD schierandosi apertamente a favore di una singola forza politica e di determinate scelte legislative. Questo è inaccettabile perché il PdR dovrebbe essere un mero arbitro e non dovrebbe mai entrare nel merito delle riforme di cui dovrebbe unicamente vagliare la legittimità costituzionale.
Ricordiamo tutti che Mattarella siedeva in Corte Costituzionale quando quello stesso organo ha dichiarato incostituzionale il porcellum e nonostante ciò oggi riesce a chiedere che, chi occupa il Parlamento in lesione dei principi della rappresentanza democratica, modifichi la stessa Costituzione. Mattarella non ha neppure alibi. Infatti, a differenza di Napolitano, conosce bene il diritto e non può giustificare la diffusione di stupidaggini nemmeno per ragioni anagrafiche.
Anche la frase sul rigore è inaccettabile. Cosa significa affermare che serviva rigore per uscire dalla crisi? Tutti i dati macroeconomici del paese sono peggiorati. L’austerità ha raso al suolo l’economia italiana senza lasciare alcun beneficio sul campo. Se Mattarella non comprende la contabilità pubblica, lo dico molto chiaramente, non è adatto al ruolo ricoperto (la competenza multidisciplinare è un requisito indispensabile per presiedere la Repubblica). Se invece c’è malafede…. sarebbe a dir poco drammatico. Ricordiamo al Presidente, se mai dovesse leggere questo post, a cosa è servita l’austerità. Lo ha confessato Mario Monti:
“Io ho una distorsione che riguarda l’Europa ed è una distorsione positiva, anche l’Europa, non dobbiamo sorprenderci che l’Europa abbia bisogno di crisi e di GRAVI crisi per fare passi avanti. I passi avanti dell’Europa sono per definizione cessioni di parti delle sovranità nazionali a un livello comunitario . E’ chiaro che il potere politico, ma anche il senso di appartenenza dei cittadini, ad una collettività nazionale possono essere pronti a queste cessioni solo quando il costo politico e psicologico di non farle diventa superiore al costo del farle perché c’è una crisi in atto visibile conclamata. Certamente occorrono delle autorità di enforcement (n.d.s. costrizione traducendo in Italiano) rispettate che si facciano rispettare che siano indipendenti e che abbiano risorse e mezzi adeguati oggi abbiamo in Europa troppi Governi che si dicono liberali e che come prima cosa hanno cercato di attenuare la portata la capacità di azione le risorse l’indipendenza delle autorità che si sposano necessariamente al mercato in un’economia anche solo liberale”
La crisi dunque è la leva per obbligarci a cedere sovranità. Ma ovviamente la sovranità non può essere ceduta a terzi (è nostra, appartiene al popolo!), ma può solo essere limitata ex artt. 1 ed 11 Cost. La cessione di sovranità cancella la personalità giuridica dello Stato che così perde il proprio potere d’imperio e costituisce pacifico conseguentemente atto ostile verso il Paese e dunque reato ex art. 243 c.p. (configurabile a mio avviso anche il delitto di cui all’art. 241 c.p.).
Purtroppo se anche volessimo concedere il beneficio del dubbio sull’ignoranza del Presidente Mattarella in ambito economico diventa difficile concederglielo sulle riforme istituzionali dove, è chiaro, anche al giurista più impreparato, che la riforma di Renzi va nella direzione di subordinare definitivamente il Parlamento all’esecutivo, a sua volta già subordinato a Bruxelles dal vincolo esterno UE e ciò proprio in forza delle cessioni di sovranità compiute. Così si stravolge la nostra Repubblica!
Presidente Mattarella, mi dimostri sul campo che sto sbagliando, che lei è fedele alla Costituzione della Repubblica, ed avrà le mie immediate scuse. Altrimenti troverà in me un feroce oppositore certamente mai intimorito dal bavaglio dello spauracchio del “vilipendio”. Meglio essere condannati che tacere mentre la democrazia viene smantellata.
Andiamo avanti!