Feb 12

Enrico Letta tuona: “basta zavorre”. Ma che bella la solidarietà europea.

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Enrico Letta qualche anno fa ci diceva di “morire per Maastricht”. Questa affermazione fu il noto titolo di un suo libro, un libro buono giusto per utilizzi assai poco nobili.

Quella di Letta è stata una macabra profezia, divenuta tragica realtà per i tanti nostri connazionali, che si sono tolti la vita a causa della crisi imposta dalle criminali regole di Bruxelles. In troppi sono già morti per Maastricht, ma nonostante ciò qualche giornalista si stupisce ancora se alle nostre conferenze rimuoviamo la bandiera UE dalla vista…

Ma veniamo alle ultime di Letta, che traggono spunto da una dichiarazione ufficiale della Merkel, in grande difficoltà in questi giorni.

Come probabilmente avrete sentito o già letto su queste pagine, la tedesca ha, per la prima volta, aperto ad un’Europa a due velocità. Una dichiarazione che è certamente frutto di paura, dovuta probabilmente alla rabbia espressa dagli americani per il surplus eccessivo delle esportazioni della Germania, che per il secondo anno consecutivo hanno superato quelle cinesi.

Un’Europa a due velocità infatti ridurrebbe l’avanzo commerciale tedesco, specie se Paesi come l’Italia potessero godere del minimo sollievo (minimo appunto perché l’esigenza è e resta quella di tornare ad una moneta sovrana) rappresentato da una moneta più debole da subito, una moneta più vicina alle esigenze della nostra economia.

Ma ecco che spunta il buon Enrico Letta, il quale si sente in dovere di spalleggiare la Merkel e di ribadire che l’Italia deve restare in una posizione di sudditanza assoluta. D’altronde tutti devono morire per Maastricht…

“La Merkel ha ragione”, ha tuonato Enricone, “basta zavorre. E Roma deve stare nella locomotiva dei Paesi fondatori”. Giusto per essere certi di continuare a subire…

Esclusa l’ipotesi che Letta sia un deficiente, è palese la malafede di quest’uomo (basta vedere di quali organizzazioni eversive fa parte), che in una sola frase sputa, non solo sull’Italia, ma soprattutto sulla solidarietà europea, dando delle “zavorre” ai Paesi che soffrono per una moneta troppo sopravvalutata.

E meno male che l’Europa doveva portare la pace… che bella questa solidarietà in cui, chi è rimasto indietro non trova aiuti, ma viene definito, dopo essere stato massacrato, una “zavorra” di cui liberarsi al più presto, in una splendida serie B dei “maiali” europei.

Questi sono pazzi e pericolosi, questi porteranno nuovamente il continente in guerra, con buona pace della retorica che vuole nell’UE la fine dei conflitti nel continente.

Retorica di ignoranti e assassini…

La prossima bandiera UE che incontreremo, la bruceremo…

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Avv. Marco Mori – Riscossa Italia, autore de “Il tramonto della democrazia, analisi giuridica della genesi di una dittatura europea” disponibile on line su ibs