Cosa siano i delitti contro la personalità dello Stato (art. 241 e ss. c.p.) l’ho spiegato più volte. Il codice penale punisce gli atti rivolti a menomare il potere d’imperio, la sovranità.
Nel 2006, due mesi dopo l’approvazione dell’indegno “porcellum”, legge elettorale che ha abrogato la democrazia in Italia, i delitti contro la personalità dello Stato vennero sorprendentemente riformati prevedendo un requisito in più per la commissione del reato: la violenza.
Tuttavia la riforma non ha in alcun modo legittimato le cessioni di sovranità e la menomazione dell’indipendenza nazionale, poiché il concetto di violenza include anche la cooptazione, la coercizione.
La rappresentazione di una falsa emergenza, o la fraudolenta creazione della stessa, per obbligare i popoli ad accettare le cessioni di sovranità resta reato.
Ricordiamoci sempre la confessione piena resa da Mario Monti: “Non dobbiamo sorprenderci che l’Europa abbia bisogno di crisi, e di gravi crisi, per fare passi avanti. I passi avanti dell’Europa sono per definizione cessioni di parti delle sovranità nazionali a un livello comunitario. È chiaro che il potere politico, ma anche il senso di appartenenza dei cittadini a una collettività nazionale, possono essere pronti a queste cessioni solo quando il costo politico e psicologico del non farle diventa superiore al costo del farle perché c’è una crisi in atto, visibile, conclamata”.
Ebbene denunciamo! Scaricate qui la denuncia contro il colpo di Stato in corso: clicca qui.
E attenzione, ricordate questo. L’art. 364 c.p. punisce il cittadino che, avendo notizia della commissione di un delitto contro la personalità dello Stato, omette di denunciarlo. Scatta la reclusione fino ad un anno!
Bene. Avete letto la confessione di Mario Monti, ora dovete denunciare!
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