La propaganda sul cambiamento climatico non è una novità. Tutto era cominciato, secondo le consuete tecniche manipolatorie, con il lancio della figura di Greta Thunberg nel 2018.
Vi ricorderete che l’attivismo di Greta iniziò con il suo “sciopero dalla scuola” appunto nel 2018 per sensibilizzare sul cambiamento del clima in Svezia. Una bambina normale sarebbe stata semplicemente presa a schiaffi dai genitori e rimandata a studiare, lei invece, nello stesso anno ed a soli quindici anni, fu invitata a parlare all’ONU. Pensare che la sua ascesa ad icona green sia stata spontanea è dunque un vero insulto all’intelligenza, dovrebbe essere chiaro all’individuo meno dotato che il personaggio è stato costruito letteralmente a tavolino.
L’emergenza climatica, occorre dirlo con nettezza e senza mezzi termini, non esiste. E’ semplicemente uno strumento della propaganda che viene utilizzato ancora una volta a fini economici e soprattutto politici. Dopo essere partiti in grande stile con la propaganda sul clima che già aveva fatto presa sulle persone più condizionabile, che purtroppo sono tante, è arrivato il covid e così l’emergenza clima è stata temporaneamente accantonata. Con il covid infatti si potevano raggiungere i medesi obiettivi di creazione di strumenti di controllo sulle persone e di distruzione dell’economia con accentramento della ricchezza verso l’alto. Con il covid poi, facendo leva sulla naturale paura della morte, è stato più semplice procedere per molto tempo senza grosse reazioni. Era temporaneamente più efficace del clima.
Come sempre le emergenze sono lo strumento per imporre vere cessioni di sovranità, al popolo e agli Stati. Finita la fase in cui potevano utilizzare l’influenza per spaventare le masse ecco che è ripresa, la narrazione sul cambiamento climatico di natura antropica, ovvero dovuta all’uomo.
Tale narrazione sarà anche questa volta funzionale al controllo e all’impoverimento collettivo. In particolare accelererà la spinta verso la moneta elettronica, che sarà legata e presumibilmente motivata anche dalla necessità che affermeranno di imporre quote di anidride carbonica massime che potremmo “emettere”. Gli extra non credo che verranno preclusi, ma si pagheranno a caro prezzo in modo da diventare accessibili solo ai più ricchi del pianeta. Sarà questo il mondo distopico che a mio avviso stanno immaginando. Riusciranno ad attuarlo? Dipenderà dalla capacità delle masse di reagire alla propaganda, se faranno come con il covid abbiamo già perso.
La moneta elettronica finirà poi con l’essere legata al famoso chip sottocutaneo di cui ormai parlano apertamente, dopo anni passati a prendere per i fondelli i “complottisti” che trattavano il tema. Fatta la moneta elettronica ai dissidenti sarà poi precluso direttamente sopravvivere, come avvenuto sempre con il covid con il divieto di lavoro per chi non voleva fare da cavia nel plauso generale della gente comune e nel silenzio assordante e vergognoso dei giuristi, salvo poche eccezioni.
Ecco dunque perché un’estate molto fresca viene dipinta come la più calda della storia e grandi scienziati, che ci ricordano che è il Sole a determinare il clima terrestre, vengono presi per i fondelli, mi riferisco al Nobel Rubbia e Zichichi. Ecco anche perché ci raccontano di fenomeni estremi, anziché parlarci di messa in sicurezza del territorio, che invece viene sempre più abbandonato a causa dei vincoli di spesa che ci impone l’UE e dell’assenza di sovranità monetaria che abbiamo ceduto contro Costituzione e contro il codice penale. Tutto questo sempre con il vergognoso silenzio della maggioranza dei giuristi.
Non fraintendetemi, il problema dell’inquinamento esiste ed è un problema che riguarda la nostra salute, ma quello del cambiamento climatico antropico è invece una grandissima idiozia funzionale al potere. Ma di questo ovviamente non si parla, perché significherebbe mettere in discussione il globalismo e il super capitalismo. A loro interessa solo toglierci diritti, libertà e farlo con l’applauso degli eco gretini. Per le masse tutto sarà precluso, ma i più ricchi non avranno limiti. D’altronde loro sono pochi, noi tutti gli altri.
Marco Mori
Condivido pienamente Avvocato